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La tua azienda ha un Employee Value Proposition?
Questo concetto, dal nome decisamente articolato, prende spunto dal marketing per identificare ciò che caratterizza in modo univoco l’azienda.
In pratica, si tratta di tutto quello che l’impresa mette in campo, valori e benefici, per i suoi collaboratori, attuali e potenziali.
Si parla di clima di lavoro, retribuzione, benefit, cultura aziendale: tutto l’ecosistema che rende viva e unica la realtà in cui si opera.
Quello tra l’impresa e le persone che la animano, è un equilibrio molto delicato, che si basa su uno scambio reciproco.
I collaboratori mettono sul loro piatto della bilancia il tempo, la competenza, la dedizione.
L’azienda, dall’altra parte, non deve mettere in gioco solamente il compenso economico.
A pesare molto sono elementi come il coinvolgimento, il rispetto e la soddisfazione professionale, che si fonda anche sulla formazione continua e sulla concreta possibilità di fare carriera.
C’è però un punto cruciale che deve porsi alla base di ogni Employee Value Proposition: la trasparenza.
È meglio non promettere nulla piuttosto che rischiare di non mantenere.
Quali sono i 2 obiettivi di questa importante definizione aziendale?
Entrambi i traguardi che puoi raggiungere hanno anche un’altra finalità, spesso sottovalutata.
Si tratta della più concreta e chiara distinzione rispetto ai competitor.
Definire e comunicare L’Employee Value Proposition ti permette di accendere i riflettori su ciò che rende attrattiva l’azienda, aumentando anche la sua reputazione.
Come per il marketing, anche in questo caso, se non raccontiamo in modo chiaro, veritiero e completo ciò che mette in campo l’impresa per i collaboratori, sarà come non farlo.
Dal punto di vista esterno, i talenti non potranno sapere cosa li aspetta in azienda e non capiranno come valutarla tra diverse possibilità di impiego.
Dal punto di vista interno, invece, le persone non potranno essere del tutto allineate e felici dell’ambiente di lavoro, senza voler cercare soddisfazione al di fuori.
Ma torniamo ai due obiettivi dell’EVP.
Il primo è sicuramente quello di attrarre talenti.
Ad oggi, qualunque impresa, dalle big company alle più piccole realtà, si ritrova ad affrontare uno scenario di recruiting complesso e instabile.
Riuscire a rendersi attraenti, permette di creare una squadra di eccellenza, per far crescere l’attività, attraverso obiettivi condivisi.
Il secondo è altrettanto, se non più, importante.
Si tratta di migliorare la retention.
Possiamo anche portare in azienda i migliori in assoluto, ma che succede se non riusciamo a farli rimanere?
Ecco perché avere chiaro il proprio Employee Value Proposition può fare la differenza.
Come si può definirlo con chiarezza? Ecco 4 domande chiave:
- Perché un collaboratore dovrebbe voler lavorare in azienda?
- Diretta conseguenza da non sottovalutare: perché dovrebbe voler rimanere in azienda?
- La mission dell’azienda è chiara e condivisa con tutti i collaboratori?
- Ci sono punti dolenti (reali o anche solo percepiti) su cui è importante lavorare?
Non dimenticare che ogni collaboratore, nuovo o veterano, è il tuo primo cliente: ha bisogno di avere un motivo per iniziare a lavorare al tuo fianco, per rimanere e non cedere alle lusinghe altrui.
Ora non ti resta che definire in modo chiaro il tuo EVP e pianificare una strategia per comunicarlo all’esterno, sfruttando una piattaforma condivisa e fondamentale come LinkedIn.
Per impostare la tua road map, hai a disposizione un supporto esterno molto prezioso: la nostra consulenza strategica, che ti aiuterà ad avere un punto di vista esterno e oggettivo.
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